Cataldo Calabretta. dopo la laurea in Enologia e Viticoltura alla facoltà di Agraria di Milano e aver lavorato in diverse aziende vitivinicole, è ritornato a Cirò, nel 2008 ha deciso di riprendere le vigne del nonno Cataldo e di ristrutturare la vecchia cantina. Da oltre quindici anni, l’azienda è condotta secondo i dettami dell’agricoltura biologica, una scelta etica non legata alle speculazioni del marketing.

Cirò Bianco.

Non vengono utilizzati lieviti selezionati né attivanti di fermentazione di alcun genere; si cerca di ridurre al minimo l’impiego di anidride solforosa. Le vasche in cemento che rappresentano il miglior vaso vinario per la produzione del Cirò. Il Cirò Bianco è ottenuto da uve greco bianco 80% e malvasia 20% ottenuto da un vigneto pianeggiante nel comune di Melissa.  Terreno argilloso-calcareo allevato a spalliera. Le uve sono vendemmiate manualmente nella seconda metà di settembre; il vino è ottenuto dal solo mosto fiore delle uve diraspate per il greco bianco, mentre la malvasia segue una macerazione di 4 giorni sulle bucce. A fine fermentazione si. effettua il blend dei 2 vini con successivo affinamento di 6 mesi sulle fecce fini in vasca d’acciaio.

Presenta color giallo luminoso, quasi brillante, al naso note di frutta bianca e fiori bianchi con accenni di camomilla ed sentori erbacei. In. bocca è fresco, sapido e minerale. Finale ricco e persistente. Si abbina a primi piatti a base di pesce, antipasti di mare e secondi di pesce non troppo sapidi.